Fomate nella tipica azienda mezzadrile collinare dell'Italia centrale, dove venivano utilizzate principalmente per il lavoro nei campi, data la loro naturale robustezza, dalla metà del XIX secolo sono state impiegate come razze da carne.
Per tutte queste affinità si è giunti nei secoli a considerarle come un unico tipo di animale: il Vitellone bianco dell'Appennino centrale.
È il sistema di allevamento tradizionale a garantire la qualità e la tipicità della sua carne. Non si tratta di allevamenti in serie, madi piccole aziende dove il bovino è ancora parte delle risorse aziendali. Oggi la chianina è presente in Toscana, Umbria, alto Lazio e in misura minore anche in altre regioni.
È riconoscibile dal manto bianco-porcellana, dalla pigmentazione nera del musello e della lingua, dalla testa leggera ed elegante con corna brevi, dal tronco lungo e cilindrico con dorso e lombi larghi e dagli arti più lunghi che nelle altre razze: è, infatti, il bovino più grande del mondo.